Il giorno della festa

Si comincia presto: sono le sei e mezza e siamo già tutti svegli. Il caffè da preparare, il latte da scaldare, i plum cake alle mele da affettare, la confettura pronta nelle ciotoline. Una buona colazione è la base di una giornata di lavoro ben riuscita, e qui di lavoro da fare oggi ce n’è, e anche tanto. Arrivano in gruppetti, nell’aria frizzante di una mattina di ottobre di quelle che ancora non vogliono i maglioni di lana ma che già ti raffreddano la punta del naso e delle dita.

colazione

La colazione piace a tutti, riceviamo complimenti mentre distribuiamo le forbici, perché i nostri ospiti sono diretti nelle vigne a raccogliere i grappoli. A coppie, uno da un lato e uno dall’altro del filare, si avanza riempiendo cassette di Fiano, un’uva dolcissima che si appiccica alle dita. Ma non c’è da temere, i guanti li abbiamo dati a tutti.

raccolta

Dopo un’oretta sono di ritorno, abbiamo preparato una tipica colazione contadina. Alle radici bisogna tornare, e per tornarci prendiamo tutte le strade possibili. I sensi fanno da guida, e il gusto permane in memoria, quasi ancestrale, insieme agli odori antichi, come quello del pane cotto a legna, o dello Sciascinoso, vitigno antichissimo dal colore purpureo, riscoperto, vinificato e imbottigliato in purezza da Dedicato a Marianna.

merenda

SciasciStillife

Dopo un’altra passeggiata tra le vigne, mentre in cantina arrivano le cassette ricolme, e le vespe si affollano sui grappoli, accogliamo finalmente i nostri amici con le tavole imbandite. Come tradizione, a fine giornata di vendemmia, si festeggia il raccolto e il lavoro svolto, e non possono mancare i canti e i brindisi tra una portata e l’altra di cibi genuini e fatti in casa. Il nostro menù è tutto all’insegna della località, della riscoperta e dell’incontro con l’innovazione attraverso i prodotti della tradizione. E così, dal pane alle mele di Grottolella, dalla carne dell’alta Irpinia alle cipolle di Montoro brasate all’Aglianico, la giornata procede nella spensierata serenità delle feste di campagna.

pranzo

trattore

Alla fine, stanchi ma sereni e soddisfatti delle ore trascorse in compagnia, salutiamo i nostri amici, con la promessa di rivederci ancora, a marzo, per assaggiare il vino prodotto dalla loro vendemmia, o anche prima, chissà!

gruppo

Ci salutiamo con un regalo: Fiano di Avellino, nella bottiglia da 0.375l, una bomboniera, e un biscottino al Moro di Pietra, prodotto e confezionato a mano, da intingere rigorosamente in un bel bicchiere di vino. Il nostro, ovviamente.

Omaggio2

 

Festa della Vendemmia

La CNA Pensionati della Campania presenta la “Festa della Vendemmia”, che avrà luogo lunedì 6 ottobre presso i vigneti e la cantina dove si producono i vini “Dedicato a Marianna”. Alle ore 8.00 del mattino, un gruppo di 50 partecipanti raggiungerà l’Azienda per essere guidato alla scoperta delle tecniche di raccolta e lavorazione dell’uva, attraverso una piena immersione nei filari dove i grappoli maturi verranno tagliati e raccolti come vuole la tradizione più autentica. A metà mattinata il lavoro nei campi verrà allietato da una gustosa “merenda del contadino”, accompagnata naturalmente da un bicchiere di vino. La giornata continuerà poi in cantina, dove i 50 partecipanti seguiranno il percorso del grappolo appena tagliato e raccolto, il quale verrà subito lavorato con sapienza e tecnica in un momento di incontro tra antichi rituali e innovazione tecnologica. Verrà inoltre servita una degustazione di pietanze rustiche e genuine, preparate secondo gli antichi riti della festa della vendemmia; contemporaneamente si assisterà alla fase di lavorazione dell’uva.Si tratta di un’iniziativa di alta valorizzazione territoriale, sia in termini culturali sia in termini agroalimentari. Il finale “a tarallucci e vino” sarà infine una vera sorpresa! All’evento, patrocinato dal Comune di Grottolella, prenderanno parte anche il Sindaco e l’Amministrazione.

Vendemmia 2014

Le ultime ore di settembre, la vendemmia è in partenza, l’uva quasi pronta, gli attrezzi al loro posto. Mentre i giorni si accorciano e gli impegni si affrettano, comincia quel periodo dell’anno in cui avviene la magia. E’ vero che il vino si fa nel tempo trascorso a curare le vigne e nei giorni di duro lavoro in cantina e laboratorio, ma la vendemmia resta la fase più importante, quella più concitata e affaccendata, e di certo la più bella del lavoro in cantina. Questo che arriva è il mese della festa, dei rituali, delle giornate senza fine, dei filari da svuotare, delle cassette da riempire. 

E qui comincia il viaggio del vino, quello che vi andremo a raccontare tra queste pagine, insieme a tutto ciò che ruota intorno al vino, tra ricette, eventi, consigli e storie. Perché al di là di ogni idea e posizione, di tutte le teorie e differenze di opinione, quel che infine resta ad accomunare è l’esperienza tutta speciale racchiusa in una bottiglia. Ed è proprio dalla bottiglia che vogliamo partire. 

Irpinia. 3000 anni di storia.

Un pezzo di Appennino che si arrampica tra colline, pianure, valli, montagne e paesaggi ripidi, questa è l’Irpinia. Circondata dalle altre province campane di Napoli, Caserta, Benevento e Salerno, distesa fino alla confine con la Puglia e affondata a intrecciarsi con la Basilicata, l’Irpinia è il cuore nascosto della regione Campania. Quella parte della provincia avvolta dalle catene dei i monti Picentini, del Partenio e del Taburno è la terra del vino, una delle più antiche superfici vitate in Italia, che conserva nelle sue radici una storia di vitigni millenari.
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