Il vino del mese: Fiano di Avellino

Fiano-Christmas-blog

Dicembre è il mese delle feste, tra regali da fare, menù e abbinamenti da costruire, aperitivi in compagnia e serate trascorse davanti al camino. E’ un mese di brindisi, ma anche di ricchezza e condivisione. Tra le pietanze della tradizione campana e quelle più innovative e fusion rubate in giro, noi la nostra scelta sul tema vino l’abbiamo fatta, ed è un passepartout che va bene sempre e accontenta tutti i palati.

Il Fiano di Avellino è il nostro vino, quella che forse più di tutti racconta questa terra e queste montagne che la attraversano. Un vino bianco di meravigliosa struttura,corposo e morbido, ricco dei minerali di natura vulcanica di cui le vigne irpine sono piene, con quei profumi che spaziano dai fiori bianchi alle mandorle dolci, dalla pesca alla nocciola, che ne fanno un prodotto dal complesso bouquet, adatto alle cene a base di pesce, fritture e baccalà, o ai pranzi a base di brodo e gallina ripiena che ci aspettano. Perfetto sulle tipiche pietanze del Natale nostrano, come gli spaghetti con le vongole, la frittura di calamari, la scarola imbottita, il Fiano di Avellino è un vino che inoltre si adatta bene ai formaggi, anche di media stagionatura e alle carni bianche.

La nostra scelta del mese, il nostro vino di Natale, è questa.

Ricordo di un’estate: aperitivo in vigna

© Angelo Iannaccone photography

L’estate è finita, anche se in questo clima insolitamente mite di fine ottobre sembra quasi che non voglia accennare ad andarsene, e dell’ estate appena trascorsa vogliamo tirare fuori un ricordo e condividerlo qui.

© Angelo Iannaccone photography

Ne ha parlato meglio e ampiamente L’antiviaggiatore in quest’articolo, da cui potete anche accedere a un bel video, ma ci tenevamo a mostrarvi le immagini di quel giorno nei vigneti, quel giorno in cui un gruppo di italo americani alla ricerca delle proprie origini ci è venuto a trovare, e che abbiamo accolto a modo nostro, con un aperitivo al tramonto tra le vigne.

© Angelo Iannaccone photography

Il progetto si chiamava, appunto, “Back to the Origins”. Questi “pionieri alla rovescia”, come li chiama L’antiviaggiatore, sono un gruppo di imprenditori e addetti ai lavori nel settore enogastronomico che quest’estate sono stati in tour in Irpinia, alla scoperta di quei luoghi con cui tutti, quella sera, condividevamo un legame.

Abbiamo preparato per loro un piccolo rinfresco da godere alla luce di uno dei meravigliosi tramonti che incendiano i nostri vigneti tutte le sere.

© Angelo Iannaccone photography

All’incontro c’erano anche il Sindaco e le autorità di Grottolella, che hanno poi accolto il gruppo di ospiti in paese, deliziandoli con le prelibatezze della festa in corso e affascinandoli con la bellezza e il calore del posto e della gente.

© Angelo Iannaccone photography

Ci tenevamo a ricordare anche noi, in questo blog appena nato, un po’ del nostro recente passato. La memoria è alla radice dei nostri vini, onorarla è un dovere, oltre che un piacere.

© Angelo Iannaccone photography

Il giorno della festa

Si comincia presto: sono le sei e mezza e siamo già tutti svegli. Il caffè da preparare, il latte da scaldare, i plum cake alle mele da affettare, la confettura pronta nelle ciotoline. Una buona colazione è la base di una giornata di lavoro ben riuscita, e qui di lavoro da fare oggi ce n’è, e anche tanto. Arrivano in gruppetti, nell’aria frizzante di una mattina di ottobre di quelle che ancora non vogliono i maglioni di lana ma che già ti raffreddano la punta del naso e delle dita.

colazione

La colazione piace a tutti, riceviamo complimenti mentre distribuiamo le forbici, perché i nostri ospiti sono diretti nelle vigne a raccogliere i grappoli. A coppie, uno da un lato e uno dall’altro del filare, si avanza riempiendo cassette di Fiano, un’uva dolcissima che si appiccica alle dita. Ma non c’è da temere, i guanti li abbiamo dati a tutti.

raccolta

Dopo un’oretta sono di ritorno, abbiamo preparato una tipica colazione contadina. Alle radici bisogna tornare, e per tornarci prendiamo tutte le strade possibili. I sensi fanno da guida, e il gusto permane in memoria, quasi ancestrale, insieme agli odori antichi, come quello del pane cotto a legna, o dello Sciascinoso, vitigno antichissimo dal colore purpureo, riscoperto, vinificato e imbottigliato in purezza da Dedicato a Marianna.

merenda

SciasciStillife

Dopo un’altra passeggiata tra le vigne, mentre in cantina arrivano le cassette ricolme, e le vespe si affollano sui grappoli, accogliamo finalmente i nostri amici con le tavole imbandite. Come tradizione, a fine giornata di vendemmia, si festeggia il raccolto e il lavoro svolto, e non possono mancare i canti e i brindisi tra una portata e l’altra di cibi genuini e fatti in casa. Il nostro menù è tutto all’insegna della località, della riscoperta e dell’incontro con l’innovazione attraverso i prodotti della tradizione. E così, dal pane alle mele di Grottolella, dalla carne dell’alta Irpinia alle cipolle di Montoro brasate all’Aglianico, la giornata procede nella spensierata serenità delle feste di campagna.

pranzo

trattore

Alla fine, stanchi ma sereni e soddisfatti delle ore trascorse in compagnia, salutiamo i nostri amici, con la promessa di rivederci ancora, a marzo, per assaggiare il vino prodotto dalla loro vendemmia, o anche prima, chissà!

gruppo

Ci salutiamo con un regalo: Fiano di Avellino, nella bottiglia da 0.375l, una bomboniera, e un biscottino al Moro di Pietra, prodotto e confezionato a mano, da intingere rigorosamente in un bel bicchiere di vino. Il nostro, ovviamente.

Omaggio2

 

Vendemmia 2014

Le ultime ore di settembre, la vendemmia è in partenza, l’uva quasi pronta, gli attrezzi al loro posto. Mentre i giorni si accorciano e gli impegni si affrettano, comincia quel periodo dell’anno in cui avviene la magia. E’ vero che il vino si fa nel tempo trascorso a curare le vigne e nei giorni di duro lavoro in cantina e laboratorio, ma la vendemmia resta la fase più importante, quella più concitata e affaccendata, e di certo la più bella del lavoro in cantina. Questo che arriva è il mese della festa, dei rituali, delle giornate senza fine, dei filari da svuotare, delle cassette da riempire. 

E qui comincia il viaggio del vino, quello che vi andremo a raccontare tra queste pagine, insieme a tutto ciò che ruota intorno al vino, tra ricette, eventi, consigli e storie. Perché al di là di ogni idea e posizione, di tutte le teorie e differenze di opinione, quel che infine resta ad accomunare è l’esperienza tutta speciale racchiusa in una bottiglia. Ed è proprio dalla bottiglia che vogliamo partire. 

Irpinia. 3000 anni di storia.

Un pezzo di Appennino che si arrampica tra colline, pianure, valli, montagne e paesaggi ripidi, questa è l’Irpinia. Circondata dalle altre province campane di Napoli, Caserta, Benevento e Salerno, distesa fino alla confine con la Puglia e affondata a intrecciarsi con la Basilicata, l’Irpinia è il cuore nascosto della regione Campania. Quella parte della provincia avvolta dalle catene dei i monti Picentini, del Partenio e del Taburno è la terra del vino, una delle più antiche superfici vitate in Italia, che conserva nelle sue radici una storia di vitigni millenari.
Per ordini, informazioni e ogni tipo di curiosità, scrivici alla nostra email o lasciaci un messaggio qui!