Ricordo di un’estate: aperitivo in vigna

© Angelo Iannaccone photography

L’estate è finita, anche se in questo clima insolitamente mite di fine ottobre sembra quasi che non voglia accennare ad andarsene, e dell’ estate appena trascorsa vogliamo tirare fuori un ricordo e condividerlo qui.

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Ne ha parlato meglio e ampiamente L’antiviaggiatore in quest’articolo, da cui potete anche accedere a un bel video, ma ci tenevamo a mostrarvi le immagini di quel giorno nei vigneti, quel giorno in cui un gruppo di italo americani alla ricerca delle proprie origini ci è venuto a trovare, e che abbiamo accolto a modo nostro, con un aperitivo al tramonto tra le vigne.

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Il progetto si chiamava, appunto, “Back to the Origins”. Questi “pionieri alla rovescia”, come li chiama L’antiviaggiatore, sono un gruppo di imprenditori e addetti ai lavori nel settore enogastronomico che quest’estate sono stati in tour in Irpinia, alla scoperta di quei luoghi con cui tutti, quella sera, condividevamo un legame.

Abbiamo preparato per loro un piccolo rinfresco da godere alla luce di uno dei meravigliosi tramonti che incendiano i nostri vigneti tutte le sere.

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All’incontro c’erano anche il Sindaco e le autorità di Grottolella, che hanno poi accolto il gruppo di ospiti in paese, deliziandoli con le prelibatezze della festa in corso e affascinandoli con la bellezza e il calore del posto e della gente.

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Ci tenevamo a ricordare anche noi, in questo blog appena nato, un po’ del nostro recente passato. La memoria è alla radice dei nostri vini, onorarla è un dovere, oltre che un piacere.

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Le ricette di Marianna: paccheri al Moro di pietra

Diamo il via oggi, in questa bellissima giornata d’autunno,
alla prima rubrica di questo blog: le ricette di Marianna.
Ogni mese vi proporremo una ricetta che contiene uno dei nostri vini nella lista degli ingredienti, sperando che vi sia di ispirazione per questo sabato d’ottobre.
La ricetta di oggi è un bel piatto di pasta semplice ma sostanzioso e ricco,
da gustare in compagnia o da soli, ma con l’obbligo di accompagnarlo
con un bel bicchiere di Moro di Pietra.

paccheri-moro

Paccheri al Moro di pietra

Ingredienti per 4 persone:

350 g di paccheri
500 ml di brodo (vegetale o di carne, come preferite)
500 ml di Moro di Pietra (io ho usato il 2010)
una cipolla
uno spicchio d’aglio
olio extrevergine d’oliva q.b.
una foglia di alloro
peperoncino
sale
pepe
parmigiano in scaglie
prezzemolo tritato

Tritate la cipolla finemente e mettetela in una pentola con un filo d’olio, lasciatela cuocere a fuoco lento finché non risulta trasparente. Aggiungete al fondo di cottura l’aglio, la foglia di alloro e un po’ di peperoncino piccante se vi piace. Girate un paio di volte e poi coprite tutto con il vino e il brodo e il sale, poi versate i paccheri direttamente nella pentola. Coprite e portate a bollore. Dal momento dell’ebollizione cuocete a fiamma viva e a pentola scoperta mescolando di tanto in tanto per non far attaccare la pasta. Servite con parmigiano a scaglie, pepe e un po’ di prezzemolo tritato.

Accompagnate il piatto con il vino avanzato dalla bottiglia aperta per cucinare, e se serve… stappatene pure un’altra!

Il giorno della festa

Si comincia presto: sono le sei e mezza e siamo già tutti svegli. Il caffè da preparare, il latte da scaldare, i plum cake alle mele da affettare, la confettura pronta nelle ciotoline. Una buona colazione è la base di una giornata di lavoro ben riuscita, e qui di lavoro da fare oggi ce n’è, e anche tanto. Arrivano in gruppetti, nell’aria frizzante di una mattina di ottobre di quelle che ancora non vogliono i maglioni di lana ma che già ti raffreddano la punta del naso e delle dita.

colazione

La colazione piace a tutti, riceviamo complimenti mentre distribuiamo le forbici, perché i nostri ospiti sono diretti nelle vigne a raccogliere i grappoli. A coppie, uno da un lato e uno dall’altro del filare, si avanza riempiendo cassette di Fiano, un’uva dolcissima che si appiccica alle dita. Ma non c’è da temere, i guanti li abbiamo dati a tutti.

raccolta

Dopo un’oretta sono di ritorno, abbiamo preparato una tipica colazione contadina. Alle radici bisogna tornare, e per tornarci prendiamo tutte le strade possibili. I sensi fanno da guida, e il gusto permane in memoria, quasi ancestrale, insieme agli odori antichi, come quello del pane cotto a legna, o dello Sciascinoso, vitigno antichissimo dal colore purpureo, riscoperto, vinificato e imbottigliato in purezza da Dedicato a Marianna.

merenda

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Dopo un’altra passeggiata tra le vigne, mentre in cantina arrivano le cassette ricolme, e le vespe si affollano sui grappoli, accogliamo finalmente i nostri amici con le tavole imbandite. Come tradizione, a fine giornata di vendemmia, si festeggia il raccolto e il lavoro svolto, e non possono mancare i canti e i brindisi tra una portata e l’altra di cibi genuini e fatti in casa. Il nostro menù è tutto all’insegna della località, della riscoperta e dell’incontro con l’innovazione attraverso i prodotti della tradizione. E così, dal pane alle mele di Grottolella, dalla carne dell’alta Irpinia alle cipolle di Montoro brasate all’Aglianico, la giornata procede nella spensierata serenità delle feste di campagna.

pranzo

trattore

Alla fine, stanchi ma sereni e soddisfatti delle ore trascorse in compagnia, salutiamo i nostri amici, con la promessa di rivederci ancora, a marzo, per assaggiare il vino prodotto dalla loro vendemmia, o anche prima, chissà!

gruppo

Ci salutiamo con un regalo: Fiano di Avellino, nella bottiglia da 0.375l, una bomboniera, e un biscottino al Moro di Pietra, prodotto e confezionato a mano, da intingere rigorosamente in un bel bicchiere di vino. Il nostro, ovviamente.

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Festa della Vendemmia

La CNA Pensionati della Campania presenta la “Festa della Vendemmia”, che avrà luogo lunedì 6 ottobre presso i vigneti e la cantina dove si producono i vini “Dedicato a Marianna”. Alle ore 8.00 del mattino, un gruppo di 50 partecipanti raggiungerà l’Azienda per essere guidato alla scoperta delle tecniche di raccolta e lavorazione dell’uva, attraverso una piena immersione nei filari dove i grappoli maturi verranno tagliati e raccolti come vuole la tradizione più autentica. A metà mattinata il lavoro nei campi verrà allietato da una gustosa “merenda del contadino”, accompagnata naturalmente da un bicchiere di vino. La giornata continuerà poi in cantina, dove i 50 partecipanti seguiranno il percorso del grappolo appena tagliato e raccolto, il quale verrà subito lavorato con sapienza e tecnica in un momento di incontro tra antichi rituali e innovazione tecnologica. Verrà inoltre servita una degustazione di pietanze rustiche e genuine, preparate secondo gli antichi riti della festa della vendemmia; contemporaneamente si assisterà alla fase di lavorazione dell’uva.Si tratta di un’iniziativa di alta valorizzazione territoriale, sia in termini culturali sia in termini agroalimentari. Il finale “a tarallucci e vino” sarà infine una vera sorpresa! All’evento, patrocinato dal Comune di Grottolella, prenderanno parte anche il Sindaco e l’Amministrazione.

Irpinia. 3000 anni di storia.

Un pezzo di Appennino che si arrampica tra colline, pianure, valli, montagne e paesaggi ripidi, questa è l’Irpinia. Circondata dalle altre province campane di Napoli, Caserta, Benevento e Salerno, distesa fino alla confine con la Puglia e affondata a intrecciarsi con la Basilicata, l’Irpinia è il cuore nascosto della regione Campania. Quella parte della provincia avvolta dalle catene dei i monti Picentini, del Partenio e del Taburno è la terra del vino, una delle più antiche superfici vitate in Italia, che conserva nelle sue radici una storia di vitigni millenari.
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